Siracusa. Covid, Palazzo di Giustizia: i dipendenti chiedono tamponi e sanificazione

 Siracusa. Covid, Palazzo di Giustizia: i dipendenti chiedono tamponi e sanificazione

Sanificazione dell’interno palazzo di Giustizia e non soltanto dei piani in cui il magistrato risultato positivo ha lavorato e chiusura per 15 giorni, tampone a tutti i dipendenti e quarantena in attesa dell’esito. La richiesta è delle rsu del Tribunale. In una nota datata 1 Aprile, i rappresentanti dei lavoratori evidenziano il proprio dissenso per la decisione di sanificare solo gli ambienti in cui si presume abbia avuto accesso il sostituto procuratore contagiato e di riaprire gli uffici due giorni dopo. La richiesta è dunque quella di sanificare a tappeto l’intero palazzo “in quanto non si può escludere che persone venute in contatto con la persona contagiata (e a loro volta contagiate) possano aver avuto accesso nei locali più disparati e “lontani” dalla propria abituale postazione di lavoro”. I dipendenti hanno ricostruito alcuni percorsi che definiscono certi. ” Ad esempio è notizia certa che, nella giornata di ieri, un vice procuratore onorario – per il quale è facile ipotizzare un pregresso contatto con la persona contagiata- si è recato nella cancelleria penale dell’ufficio del Giudice di Pace, ufficio che si trova al piano “-1” e, quindi, in una parte del palazzo diametralmente opposta a quella solitamente utilizzata dal sostituto procuratore positivo”. L’azione da compiere, a questo punto, per le rsu dei lavoratori del tribunale, è effettuare tutti i dipendenti e contestualmente sottoporli a quarantena nell’attesa dell’esito del tampone. Questo dovrebbe comportare la revoca del provvedimento del presidente, che dispone la riapertura per domani (3 aprile) .

 

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